Pantone ha decretato come colore dell'anno 2017 il GREENERY, tonalitá di freschezza ed innovazione ed ho pensato di rendergli giustizia con un bel piatto all'italiana, un Risotto agli Asparagi che in questo periodo troviamo sui banchi colorati del mercato o, per chi va di corsa anche al supermercato. Per il mio risotto ho optato per qualcosa di ancor meglio, gli asparagi appena raccolti dall'orto del mio ragazzo, che di più sano e green non ce n'è.
Per questo piatto vi occorrerà:
Brodo vegetale (sedano,carota,cipolla,pomodoro)
Asparagi freschi
Riso Carnaroli
Cipolla
Burro
Parmigiano D.O.P
Olio evo
Sale
Incominciamo lavando gli asparagi appena raccolti per eliminare eventuali residui di terra, li mondiamo in acqua tagliati a pezzi e blocchiamo la cottura immergendoli successivamente in acqua e ghiaccio (in questo modo manterremo sapore e colore), ricordiamoci di conservare l'acqua di cottura degli asparagi che ci servirà anche per fare il brodo aggiungendo semplicemente il sedano la carota la cipolla ed il pomodoro. A questo punto conserviamo qualche punta d'asparago per la guarnizione ed il resto lo dividiamo in rondelle da aggiungere al riso in cottura mentre le parti più morbide le inseriamo nel mixer preparando una crema di asparagi con olio, parmigiano e poco sale.
Possiamo partire con la base per il riso, tagliata a soffritto una cipolla la mettiamo a rosolare in poco olio, aggiungiamo il riso e tostiamo (questo ci permetterà di mantenere la cottura del riso). Possiamo a questo punto aggiungere il brodo poco alla volta, ricoprendo la superficie di riso e lasciandolo assorbire quasi del tutto prima di aggiungervene dell'altro. A fine cottura aggiungiamo le rondelle di asparagi un pezzetto minimo di burro, poco parmigiano e mantechiamo.
Serviamo il riso in un piatto ampio e allarghiamo il risotto su tutta la superficie dando dei colpetti sul fondo del piatto, completiamo con la crema di asparagi calda formando la decorazione, due punte di asparagi condite in olio e sale e finiamo con dell'olio a crudo sulla superficie.
Voilá, buona degustazione.
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